TERRITORI DA
CUCIRE 2025 |
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All’inizio del secondo millennio, quando è cominciata l’avventura professionale del Teatro delle Ariette, andavamo in giro per campagne, colline e borghi abbandonati a proiettare, in improvvisati e scalcagnati cinema all’aperto,
Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
Spesso abbiamo pensato di metterlo in scena quel Vangelo di Pasolini. Dovevamo farlo nel 2020, ma poi c’è stato il Covid e il progetto è svanito.
Ma oggi quest’idea è tornata con urgenza a bussare alla nostra porta, come un viandante, chiedendo di essere accolta.
Prima di ogni spettacolo c’è un’idea. Prima di ogni film c’è una sceneggiatura.
Prima delle immagini ci sono le parole, che l’autore-regista scrive per cercare di spiegare al mondo l’idea che ha in testa, la pellicola che vuole realizzare, la storia che vuole raccontare e soprattutto come la vuole raccontare.
Anche Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, uscito sugli schermi italiani nel 1963, è nato così, da una sceneggiatura scritta dallo stesso Pasolini.
E noi siamo partiti da lì, da quella sceneggiatura, per mettere in scena il nostro UN VANGELO. Siamo partiti dalla forza evocativa delle sue parole e dal suo sguardo così umano, e per questo sacro, su una figura (Cristo) e una storia (il Vangelo) che sono, volenti o nolenti, una parte di noi.
Nelle sue parole abbiamo scoperto un Vangelo che parla degli ultimi e dei poveri della terra, che si batte contro il potere costituito e l’ipocrisia.
Abbiamo scoperto un Vangelo d’amore e di passione per l’uomo e per la vita.
Abbiamo scoperto un Vangelo di terra, di corpi, di facce e di mani, di animali, di piante, di misere case di periferia, di mercati assolati e strade polverose attraversate da un’umanità fragile, in continuo cammino, sulle rive del mare, nei campi, sui monti, nei paesi e nelle città, in cerca di un pezzo di pane, di un senso e di un posto nel mondo.
E ci siamo riconosciuti in quell’umanità, anche noi ne facciamo parte. Quell’umanità siamo noi, noi così spesso smarriti e confusi in questo nostro tempo spietato e crudele.
Per questo abbiamo trovato il coraggio di provare a mettere in scena UN VANGELO.
Niente di spettacolare. Sarà un evento costruito in estrema povertà, con estrema semplicità, un incontro.
Cominceremo alla luce del giorno offrendovi qualcosa da mangiare. Portatevi un cuscino, uno sgabello, una sedia per sedervi con noi nelle piazze di Valsamoggia.
Vi aspettiamo ogni mercoledì sera del mese di luglio per condividere con noi il viaggio in cinque puntate del nostro UN VANGELO.
con la partecipazione di: Alessandra Gabriela Baldoni, Alessandro Memoli, Andrea Ventura, Benedetta Paganini, Claudia Caputo, Clara Garagnani, Daniela Correggiari, Diana Vitale, Duilio Carli, Francesca Ganzerla, Germana Fratello, Giorgia Vivarelli, Giovanni Zanasi, Ghislaine Bourbon, Giulia Medici, Giuseppe Patti, Greta Boselli, Matteo Bagnoli, Morena Diamantini, Noemi Bettali, Paola Jara, Pasqualina Siotto, Roberta Trebbi, Valentina Nanni, Valentina Zoldan, Simonetta Politi, Stefania Scarlatti, Stefania Vigarani, Stefanie Bauman, Valeria Collina
CALENDARIO
Mercoledì 2 luglio Piazza di Monteveglio
Mercoledì 9 luglio Piazza di Savigno
Mercoledì 16 luglio Piazza di Castelletto
Mercoledì 23 luglio Piazza di Crespellano
Mercoledì 30 luglio Piazza di Bazzano
Info 051 6704819 - 6704373 Whatsapp 338 8389138
info@teatrodelleariette.it - www.teatrodelleariette.it
Fb Teatro delle Ariette - ig @teatrodelleariette
TERRITORI DA CUCIRE è un progetto del Teatro delle Ariette
con il patrocinio del Comune di Valsamoggia
TERRITORI DA CUCIRE fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.