TERRITORI DA CUCIRE 2015-2022
Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità

di Laura Bevione e Raffaella Ilari
 

con la prefazione di Giancarlo Sissa
immagini di Alessandro Accorsi e Giovanni Battista Parente


Territori da cucire 2015-2022.
Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità
racconta le prime otto edizioni del progetto che sta tuttora proseguendo in Valsamoggia. Il volume è pensato e realizzato insieme a coloro che a vario titolo hanno concorso a Territori da cucire e permette di conoscere peculiarità e trasformazioni intervenute nel corso del tempo attraverso una cronistoria, interviste, materiali, riflessioni, approfondimenti e immagini. Un progetto che si inserisce nel lungo percorso che la Compagnia conduce da sempre nei confronti del pubblico e della comunità.

 

 

 


Laura Bevione, è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e critico teatrale, fa parte da molti anni della redazione di Hystrio. Collabora, inoltre, con Artribune e Dramma.it. Ha scritto per Drammaturgia, per il sito del Sistema Teatro Torino, per Donna Moderna e per la web magazine PAC. Ha curato il volume Una storia. Dal festival Teatro Europeo al festival Teatro a Corte (Titivillus, 2011); le monografie Interior Sites Project. Il teatro di Cuocolo/Bosetti. IRAA Theatre (Titivillus, 2017) e Nelle case, nelle fabbriche, in scena. Il Teatro fatto a mano di Mariella Fabbris (CUE Press, 2019); e la raccolta di scritti di Stefano Braschi, Ingarbujé. Matassa organizzata di pensieri tra vita e sogno (Robin, 2021). Affianca all’attività di critico e giornalista, l’ideazione e la conduzione di incontri di formazione e approfondimento per il pubblico in collaborazione con Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino; Festival delle Colline Torinesi - Creazione Contemporanea; Officine Papage.

Raffaella Ilari da trent’anni lavora in teatro occupandosi prevalentemente di ufficio stampa, comunicazione e cura di progetti. Dal 2012 collabora come free lance con teatri, festival, rassegne, premi e in modo continuativo con alcune tra le maggiori compagnie teatrali nazionali tra le quali dal 2014 il Teatro delle Ariette. All’attività di ufficio stampa affianca un suo percorso personale di ricerca drammaturgica e di scrittura sui temi dell’autobiografia e della memoria.