A TEATRO NELLE CASE 2017
TERRITORI DA CUCIRE # 2
STRANIERI

UN RENDEZ-VOUS SI LOIN

Produzione Théâtre de chambre
di Christophe Piret
con Christophe Piret e Marina Keltchewsky

 

Non ci sono veri personaggi e neanche finzione ma dei frammenti sensibili scaturiti da un incontro, un dialogo sul filo delle loro storie.
Christophe viene dal Nord della Francia. Marina dalla Russia. Tutti e due combattuti tra l'attaccamento alle origini e la volontà di affrancarsi. Tra l'amore per le culture da dove vengono e la necessità di liberarsi di dolorose eredità. Di origine gitana russa, Marina conosce bene la migrazione. Una specie di atavismo ingombrante che lei ha portato in Iugoslavia, in Marocco, in Argentina...
Lo sguardo da tempo rivolto all'Est, Christophe malgrado i suoi legami, moltiplica gli scali, da Berlino a Volgograd.
In "Un rendez-vous si loin" si tratta del fascino talvolta scorticato dell'attrito delle lingue e delle culture. Dei viaggi che esprimono il bisogno viscerale di libertà.
La storia di Marina attraversa la crudeltà delle guerre in Europa dell'est, di cui esprime con forza e rabbia le atrocità, sia personali che collettive. Paesaggio di fili spinati, telecamere di sorveglianza, non-luoghi senza radicamento, un'architettura fredda dai colori bianchi asettici... È anche la supermodernità agghiacciante e ansiogena che il testo affronta, soprattutto nell'ottica degli spazi che ci impone e dei corpi che blocca.
La musica, all'origine dell'incontro tra Marina e Christophe, si è naturalmente intrecciata al processo di scrittura. Fa parte delle loro intimità, delle loro necessità.
Marina ha in eredità tutte le musiche, profonde e strazianti della cultura gitana. Canta nel gruppo "Skazi" diretto da Micha Makarenko dal 2005.
Christophe ha recentemente creato con Christophe Hocké (chitarre e tastiere), et Gaël Desbois (batteria e sequenze), il gruppo "Volgograd", nel quale canta. Una musica di ispirazione post-punk, tra atmosfere cold-wave e impulsi elettrizzanti ...
"Un rendez-vous si loin" nasce da un'esigenza di sincerità, di rapporto diretto con il pubblico attraverso la modalità della confidenza e dei cuori aperti senza pudore.
La proposta è minimalista, senza artificio, senza composizione, non c'è scenografia e le luci sono semplici.

Marina Keltchewsky, prima di dedicarsi completamente al teatro, viaggia in molti paesi.
Trascorre tre anni alla scuola del Théâare National di Bretagne sotto la direzione di Stanislas Nordey (2009-2012). Ha recitato negli spettacoli "Se trouver" (Pirandello) et"Living!"(JulianBeck), regia di Stanislas Nordey nel 2012 , in "Casimir et Caroline" regia di Bernard Lottien 2013 e adesso è in tournée con "Pauvreté Richesse Homme et Bête" regia di Pascal Kirsch.
Inoltre lavora regolarmente con le compagnie di Rennes, "Lumière d'Août" et "Mirelaridaine".

Christophe Piret è regista, autore e direttore artistico della compagnia Théâtre de chambre-232U, nel Nord. I suoi spettacoli si ispirano alle parole e alle tragedie ordinarie. L'intimità, la prossimità, l'intrusione negli spazi familiari, particolari, personali, sono delle costanti nelle sue scenografie.
Da qualche anno sviluppa dei progetti dove si incrociano teatro, musica e video. Ha co-creato il progetto musicale e video "Volgograd" che si è esibito più volte alle "Nuits Secrétes" a Aulnoye-Aymeries, a Rennes, o a l'Aéronef à Lille.


Sabato 30 settembre ore 21.00
Teatro delle Ariette

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Prenotazione obbligatoria allo 0516704373