A TEATRO NELLE CASE 2006
VITE
30 ottobre - 5 novembre 2006

Nel deserto luccicante della cultura popolare televisiva fatta di reality, di false verità e di miti del nulla, nella distanza ormai incolmabile tra idee, pensieri e azioni, ci sono ancora uomini che fanno della propria vita terreno di confronto e contrasto, coerenza e contraddizione. Piccole o grandi che siano le vite di questi uomini sono nutrimento prezioso e raro.

A TEATRO NELLE CASE Festival d'autunno è realizzato quest'anno grazie al lavoro di alcuni artisti che hanno deciso, con un gesto preciso e cosciente, di fare dell'esperienza e dell'autobiografia materia dell'opera teatrale assumendosi tutta la responsabilità politica, estetica e umana che questo gesto comporta.
Decidere di raccontare la propria vita, la propria memoria e le proprie azioni (non solo quelle gloriose), scegliere di condividere i sentimenti più intimi e profondi, manifesta una posizione rispetto al mondo, alla vita e al teatro di fastidiosa scomodità e di necessaria ricerca.
Protagonisti saranno persone e artisti mitemente e umilmente irriducibili, che sono quello che fanno, la cui immagine pubblica coincide spudoratamente con quella privata, che non potrebbero essere altro che quello che sono e fare altro che quello che fanno.

Tre grandi artisti saranno presenti al festival: Ascanio Celestini in apertura con "Scemo di guerra", il suo spettacolo più fortemente autobiografico, in qualche modo dedicato al padre recentemente scomparso, seguito da Pippo Delbono con "Racconti di giugno", confessione lucida e disarmante dichiarazione d'amore per la vita e il teatro, e in chiusura Gianmaria Testa con "Vite" intreccia le sue canzoni con le parole e i gesti degli attori del Teatro delle Ariette intenti a impastare e cuocere tigelle.
Due presenze internazionali: Cuocolo-Bosetti, compagnia australiana di successo, già presente nelle passate edizioni con "The secret room" e "Private eye" porta quest'anno "The diary project" che verrà replicato per tutta la durata del festival e il Théâtre de Chambre, dopo l'esperienza di "Mariages" dello scorso anno, assieme al Teatro delle Ariette presenterà "Dans ma maison. Boite Italie", secondo episodio del nuovo progetto al quale sta lavorando il suo direttore e regista Christophe Piret.

E infine, oltre al già citato Teatro delle Ariette, due proposte del territorio: Giancarlo Sissa, poeta mantovano che vive e lavora a Bologna da molti anni, presenterà "Il mestiere dell'educatore" riflessione spettacolare attorno al suo omonimo libro di poesie e Renzo Franchini, calzolaio di Castello di Serravalle che incontrerà il pubblico del festival proprio nel suo negozio di scarpe per raccontare storie della sua vita.